Il D.Lgs. 231/01 ha introdotto la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reati commessi dai vertici aziendali o dai soggetti sottoposti alla loro direzione e vigilanza nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso. Di seguito sono elencati alcuni reati previsti dal presente decreto:
Le conseguenti sanzioni possono essere pecuniarie oppure interdittive: l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca di autorizzazioni e concessioni, l’esclusione o revoca di agevolazioni e contributi sono solo alcuni esempi. Per evitare tali conseguenze, l’azienda deve soddisfare le seguenti condizioni:
L’Organismo di Vigilanza ha lo scopo di vigilare e controllare l’effettiva attuazione del Modello Organizzativo, assicurando autonomia, imparzialità, indipendenza e professionalità. In particolare, deve:
Il Modello Organizzativo e di Gestione rappresenta quindi uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e la legalità all’interno dell’azienda, permettendo il miglioramento dell’organizzazione interna e dell’immagine esterna.
Per ogni reato ipotizzabile devono essere definite le funzioni coinvolte, le possibili modalità di commissione del reato e le conseguenti procedure per eliminare o ridurre il rischio.
I modelli organizzativi per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL), come previsto dall’art. 30 del D.Lgs. 81/08, sono progettati conformemente alle Linee guida UNI-INAIL, al British Standard OHSAS 18001:2007 o alla nuova ISO 45001:2018.
Sono inoltre facilmente integrabili con la ISO 14001:2015 (Sistema di Gestione Ambientale) per quanto concerne l’individuazione delle responsabilità contro i reati ambientali e con il GDPR per le responsabilità legale alla protezione dei dati personali.
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